Il Master rivolto ai funzionari ed ai dirigenti delle Amministrazioni Centrali (Organi costituzionali e di rilievo costituzionale, Presidenza del Consiglio dei Ministri e Ministeri, Agenzie Fiscali, Autorità amministrative indipendenti, Dirigenti scolastici) e agli Enti Nazionali di Previdenza e Assistenza (INAIL ed INPS), propone un percorso formativo unico nel suo genere. Il Master mira ad analizzare in maniera approfondita le pratiche manageriali ed il ruolo-guida della dirigenza nei confronti delle risorse interne alla luce delle più avanzate teorie psicologiche e comportamentali. Obiettivo prioritario del Master sarà quello di formare un management competente, attento e consapevole della complessità e dell'importanza del proprio ruolo motivazionale e di guida all'interno dei moderni contesti organizzativi, non soltanto accrescendo le competenze operative, le capacità motivazionali e creative relative alla funzione strategica delle risorse umane, ma anche sviluppando adeguate conoscenze e capacità intrapersonali ed interpersonali quali: propensione al cambiamento, apprendimento e motivazione, gestione dello stress, autoefficacia ed autostima, proattività, pensiero creativo, empowerment comunicazione efficace, ascolto attivo, mediazione conflittuale, gestione e motivazione dei gruppi di lavoro, innovazione nei processi lavorativi. Il Master, attraverso l'utilizzo di metodologie didattiche innovative basate su dinamiche di action learning, su sessioni di team working e sulla discussione di casi concreti (case studies), intende dare il proprio contributo alla costruzione di un sistema pubblico integrato al suo interno, ma anche capace di integrarsi efficacemente con i propri interlocutori. Attraverso l'approfondimento di teorie e tecniche comportamentali, inoltre, si intende dare un contributo efficace al rinnovamento organizzativo della P.A., proponendo modelli improntati alla risoluzione dei conflitti interni, all'incremento dell' apporto collaborativo dei propri dipendenti, alla valorizzazione delle intelligenze e delle conoscenze individuali ed orientando la condotta di funzionari e dirigenti verso modelli vincenti, basati sullo sviluppo di un sistema di relazioni partecipative in grado di superare le emergenze conflittuali e di favorire l'empowerment individuale nell'ottica dell'innovazione organizzativa.

Il Master si propone di sviluppare e di approfondire le tematiche legate all’innovazione e alla formazione necessarie alla preparazione di una figura professionale capace di gestire in maniera autonoma stili di leadership all’interno di strutture educative e formative. L’innovazione e la formazione rappresentano tappe obbligatorie per la crescita di una società sempre in continuo movimento. Le tematiche relative alla Leadership nella scuola e nella formazione rappresentano un punto fondamentale in quanto l’innovazione e la modernizzazione coinvolgeranno i processi di insegnamento e di apprendimento. Obiettivo principale del Master di II livello sarà quello di formare una figura professionale competente, attenta e consapevole dell’importanza del proprio ruolo motivazionale e di guida all’interno dei moderni contesti educativi e formativi, non soltanto accrescendo le competenze operative, le capacità motivazionali e creative relative alla funzione strategica delle risorse umane, ma anche sviluppando conoscenze e capacità intrapersonali ed interpersonali. Il Master di II livello in “Leadership condivisa, creatività ed empatia nelle istituzioni scolastiche e formative” è rivolto a docenti e dirigenti che vogliono analizzare e approfondire le pratiche di leadership e le tematiche relative ai concetti chiave di empatia e creatività. Il Master, attraverso l’utilizzo di metodologie didattiche innovative basate su dinamiche di action learning, su sessioni di team working e sulla discussione di casi concreti, intende dare il proprio contributo alla costruzione di un sistema educativo e formativo ben strutturato e capace di relazionarsi in maniera sana con i suoi collaboratori.

Il Master si propone di analizzare e approfondire le tematiche collegate ai concetti di metacognizione e di motivazione all’interno dei contesti educativi e formativi. Aspetti centrali del percorso didattico saranno i concetti di metacognizione e motivazione. La metacognizione riguarda la conoscenza e la consapevolezza che il soggetto possiede dei propri stati mentali (riflessione sui processi cognitivi), con particolare riferimento alla possibilità di intervenire per modificarli (controllare i pensieri, conoscere e dirigere i processi di apprendimento). La motivazione è elemento determinante nei processi di apprendimento, essendo legata al bisogno e al desiderio di conoscenza e scoperta, alla curiosità, ma risulta anche condizionata da aspetti emozionali e da fattori come autostima, fiducia in sé e nelle proprie risorse, percezione di autoefficacia. È ormai acclarato il suo ruolo preminente in ambito educativo e formativo. L’intensità e la persistenza della motivazione in tali contesti è determinata sia da elementi tipicamente interni al soggetto, sia da aspetti relazionali e metodologici. Oggetto delle lezioni saranno le tematiche relative al locus of control e allo stile di attribuzione, in quanto influenzano in maniera determinante i significati e le cause che il soggetto fornisce agli eventi, la percezione di controllo o impotenza davanti al loro verificarsi e la motivazione ad agire in prima persona. L’obiettivo principale del Master di II livello è quello di formare una figura professionale competente, attenta e consapevole della complessità e dell’importanza del proprio ruolo motivazionale e di figura guida, al fine di aiutare a sviluppare e potenziare le funzioni metacognitive in studenti o dipendenti attraverso l’uso di strategie didattiche e formative che incidano efficacemente su autostima, apprendimento, senso di autoefficacia, capacità d’azione e

problem-solving. Il Master vuole rappresentare un valido strumento di preparazione per tutti coloro che si apprestano a ricoprire ruoli educativi e formativi all’interno di strutture di varia tipologia, come: imprese pubbliche e private, enti ed organismi internazionali, istituzioni, agenzie educative, istituti scolastici. Il percorso formativo è rivolto principalmente a laureati in discipline umanistiche, economiche e giuridiche (dirigenti, docenti e operatori della formazione e dell’educazione), interessati alle tematiche di gestione, sviluppo e valorizzazione della didattica metacognitiva e motivazionale.

Il Master si propone si propone di formare figure professionali attive nel campo della diversità in generale, fornendo le competenze necessarie per coordinare le diverse figure all’interno della pubblica amministrazione, così da assicurare la corretta inclusione sul luogo di lavoro dei soggetti con diversità di vario genere. L’obiettivo è quello di favorire uno sviluppo della pubblica amministrazione, in termini di qualità del servizio, fornendo le competenze adeguate per riconoscere i talenti e le capacità di ogni persona. A tal fine, il Master si propone di fornire gli strumenti necessari per la crescita di una cultura dell’inclusione e delle pari opportunità. L’approccio al tema è di carattere trasversale, legato dunque non solo alla disabilità ma anche alle differenze di genere, di età e di cultura. Ciò in una prospettiva multidisciplinare, di carattere socio-psicologica, economico-organizzativa, storico-culturale e giuridica.

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Scopo del master è proporre un percorso formativo in grado di offrire, sia a che ha conseguito una laurea magistrale in ambito umanistico, sia a chi ha ottenuto titolo equipollente in settori ferenti alle scienze del vivente, un completamento della propria formazione che lo metta in grado di:

  • inquadrare teoricamente, comprendere criticamente e spiegare efficacemente la fase di rivoluzionaria trasformazione che l'intero ambito delle scienze bio-evolutive, da una trentina d'anni, sta attraversando in conseguenza di scoperte I epocali come quella dell'eredità epigenetica. Trasformazione che investe 'orizzonte teorico, epistemologico edeziologico non meno che quello metodologico, tecnologico, applicativo;
  • valutare adeguatamente le ricadute sociali ed etiche di queste trasformazioni, e gli orizzonti inediti che esse dischiudono al confronto tra scienze umane e naturali, ai processi educativi, all'assistenza medica e sociale e, più in generale, alla lotta contro le "embodied inequalities". Ricadute e ambiti applicativi che rendono oggi più che mai necessario formare, nelle nuove generazioni, la capacità di intrecciare criticamente approcci, concetti e metodi afferenti ad entrambe le tradizioni scientifiche;
  • contribuire a far fronte al fatto che, in conseguenza del riscaldamento globale, nei prossimi decenni, tutti gli ambiti scientifici, lavorativi e associativi dovranno confrontarsi con scenari inediti e drammatici, e cooperare per mettere in campo contromisure che ne contengano i danni.

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Il Corso intende formare un profilo professionale completo e rispondente alle esigenze quotidiane riscontrabili nella gestione e nell’organizzazione delle attività di coprogettazione svolte dai diversi operatori sociali. L’offerta formativa è dunque pensata per accompagnare i partecipanti nelle sfide e nei cambiamenti che devono affrontare nel mondo del lavoro, con una formazione specifica per lo sviluppo e il consolidamento di hard e soft skills, per costruire soluzioni partecipate e condivise.

Il percorso formativo elaborato, rivolto congiuntamente agli attori degli enti pubblici e della cooperazione sociale, intende offrire uno spazio di confronto e scambio finalizzato al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • fornire gli scenari di sviluppo del welfare in Italia e il ruolo della coprogettazione all’interno di tali scenari;
  • sviluppare conoscenze riguardanti il quadro normativo di riferimento della coprogettazione tra pubblico e privato;
  • definire gli oggetti e gli ambiti di intervento per i quali la coprogettazione può diventare uno strumento privilegiato;
  • delineare modelli di governance più adeguati a mantenere, anche in corso di realizzazione del progetto, una relazione di partenariato senza ricadere in una tradizionale relazione tra committente e fornitore;
  • offrire gli strumenti operativi e le soluzioni organizzative utili a mantenere tale equilibrio (co-coordinamento pubblico-privato, creazione di gruppi di lavoro misti, ecc);
  • costruire linguaggi comuni e metodologie progettuali condivise fra soggetti che provengono da culture organizzative differenti.

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